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Processi inclusivi nei servizi all’infanzia e la disabilità

L’inclusione — scolastica, professionale, sociale in genere — è un traguardo che, ormai da molti anni, le società contemporanee si sono impegnate a raggiungere, a favore del quale vengono spese molte risorse ed energie intellettuali. Lo indicano come prioritario le determinazioni legislative internazionali — le grandi Convenzioni internazionali innanzitutto —, i documenti programmatici emanati dalle principali organizzazioni che si occupano del monitoraggio delle varie forme assunte dai consorzi umani — dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, all’ONU, all’OCSE. E tuttavia, a livello mondiale, questo traguardo è ben lontano dall’essere raggiunto, e in alcuni casi non è neppure condiviso sul piano formale.

In Italia, per la particolare storia della cultura dell’educazione, il termine «inclusione», preceduto storicamente da quello di «integrazione» — oggi non ritenuti sovrapponibili, poiché identificano approcci differenti —, si è correlato in modo inscindibile al tema della «disabilità». Da quarant’anni ormai, infatti, l’Italia è impegnata attivamente nella realizzazione di una scuola inclusiva per i giovani con disabilità, intesa, almeno in linea di principio, come totale, per rapporto alle tipologie di menomazione e alla dimensione della loro gravità; una decisione che ha visto nel tempo susseguirsi provvedimenti legislativi e iniziative di supporto che hanno continuamente confermato la scelta originale. Ad essi ha sempre fatto eco la risposta di una scuola ricettiva, disposta ad accogliere, a riflettere, a cambiare.

L’inclusione dei bambini con disabilità nei servizi per la prima infanzia è riconosciuta, a livello internazionale e nazionale, come un ambito di interesse nevralgico per garantire a tutti il diritto all’educazione e il pieno riconoscimento del valore delle differenze. In tal senso, l’effettiva promozione dei processi inclusivi viene a configurarsi quale analizzatore privilegiato per indagare la qualità dei processi educativi e il grado di partecipazione attiva garantito all’interno delle diverse istituzioni formative.

In quest’ottica, il corso intende indagare le strategie gestionali e le principali scelte educative e organizzative operate nei servizi 0/3 e si propone di trattare in modo approfondito la tematica della disabilità nella fascia 0-3 anni. Nello specifico, si cercherà di analizzare i punti salienti della L.104/92 e le sue implicazioni in questa fascia d’età.

Il percorso formativo proposto muove dal constatare il tentativo, attuale più che mai, da parte dei servizi educativi di assumere le diversità di ciascun individuo non più come un limite, ma anzi come un valore che vada ad arricchire tutti coloro che vi entrano in contatto. In questa prospettiva, il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità sono un tema centrale nel dibattito educativo. Per questo, si parla di “servizi educativi inclusivi” e delle caratteristiche che questi necessitano di avere per dare risposta ai bisogni speciali dei bambini che accolgono.

Il corso risponde ad un bisogno reale delle strutture 0-3 anni, ovvero l’inclusione dei bambini con disabilità. Partendo dall’inquadramento della disabilità rispetto alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) verranno offerti al partecipante strumenti pratici per l’osservazione e per il gioco con bambini con bisogni speciali.

Obiettivi del corso: 

Il corso si pone l’obiettivo di conosce e definire una gestione della sezione in modo adeguato, sottolineando l’importanza della figura dell’educatore. Si proporranno esempi pratici di attività inclusive per sezioni dell’asilo nido.

L’inclusione dei bambini con bisogni speciali deve essere promossa e incoraggiata all’interno del nido, della scuola dell’infanzia, e di tutti i servizi 0-3 come le ludoteche, in modo che tutti i bambini possano sentirsi accettati e valorizzati.

Verranno proposte buone pratiche da seguire all’interno di una classe o di un gruppo, attraverso esempi pratici di attività inclusive e diversificate. Infine si cercherà di delineare l’importanza del ruolo dell’educatore o dell’educatrice come supporto delle diverse attività inclusive. Il corsista concluderà il proprio percorso progettando un’attività educativa di classe o di gruppo seguendo indicazioni specifiche.

  Programma (titoli moduli):

– Inquadramento della disabilità sotto il profilo legislativo e dei diritti

– inclusione sociale e scolastica

– La disabilità nella fascia 0-3 anni e 0-6 anni

– l’osservazione del bambino con segnali di difficoltà

– Sostegno familiare

– Il ruolo dell’educatore o dell’educatrice Lavoro di equipe multidisciplinare

– Piano educativo e integrazione con il gruppo

– gli elementi critici rispetto all’autonomia

– il gioco nei bambini con disabilità

– il gioco e la playfulness.

 Struttura del corso:

Il corso è strutturato in attitivà teoriche e attività pratiche di training on The job, tra cui:

– attività, individuali e collaborative, per allenare le competenze previste dal Syllabus Expert Teacher

– video-lezioni, webinar, forum e momenti di condivisione con il trainer e con gli altri partecipanti

– la condivisione di dispense e testi informativi sul tema

–  lo svolgimento di un project work finale e il conseguimento di una certificazione delle competenze che certifichi il percorso effettuato, le attività svolte e le competenze acquisite.

Costo: 1500€

Durata: 20

Data inizio: 15.02.2026

Data fine: 15.07.2026

Risultati attesi: 

Oggi ci troviamo di fronte a tentativi di valorizzare le diversità che caratterizzano i singoli individui, non per escludere le differenze, ma includere le caratteristiche specifiche di ognuno in un disegno collettivo, sostanzialmente condiviso.

Assumere la diversità come un valore positivo non rimuove i problemi inevitabili che possono verificarsi quando si lavora con la diversità.  La diversità implica accettare l’insorgere di conflitti in molte situazioni dove la gente soffre a causa di forme di esclusione e d’ingiustizia, e richiede risorse specifiche al fine di proteggere i suoi diritti e di ricevere servizi e altra assistenza di tipo differenziato.

L’educazione inclusiva è un diritto universale e la valorizzazione delle diversità è un suo presupposto fondamentale. I servizi di educazione e cura per l’infanzia offrono ai bambini con disabilità la possibilità di crescere in contesti fisici e relazionali di qualità, capaci di sostenere lo sviluppo delle potenzialità individuali in un’ottica di promozione prima che di tutela.

Gli educatori devono essere capaci di adottare uno sguardo aperto alla pluralità di punti di vista che incontrano nel loro lavoro, così da essere in grado di cogliere e comprendere le caratteristiche peculiari di ciascun bambino, e modellare i propri interventi sulla base dei bisogni speciali di ognuno di loro, senza venir meno ad incoraggiarli a sperimentare e sperimentarsi.

Verifica contenuti:

Per la valutazione delle competenze e per il raggiungimento degli obiettivi dei singoli moduli della formazione prevista, sia teorica che pratica, verranno utilizzati strumenti opportunamente predisposti dai singoli docenti che serviranno per la verifica del grado di apprendimento raggiunto. Tutti insieme costituiranno una media su cui si baserà il livello generale di raggiungimento dell’obiettivo del progetto.